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Quanto è sostenibile il fashion renting?

Nel 2019 la nuova frontiera del fashion sembrava essere il fashion renting, si stimava infatti che questa nuova tendenza di mercato avrebbe raggiunto, nel 2023, un valore record pari a 1,96 miliardi di dollari.

Complice di questa nuova tendenza: l’avvento della pandemia, le ridotte disponibilità economiche e la maggiore sensibilità verso tematiche ambientali.

Lo sviluppo di questa nuova consapevolezza ha fatto sì che nel panorama globale del mondo fashion, la moda a noleggio fosse la soluzione più “green”.

Uno studio recente (Innovative recycling or extended use? Comparing the global warming potential of different ownership and end-of-life scenarios for textiles – May 2021) ha analizzato diversi scenari del mondo dell’abbigliamento, rivelando che il noleggio in realtà sarebbe proprio l’opzione meno sostenibile per l’ambiente, a causa del trasporto da e verso i vari clienti e del lavaggio a secco dopo ogni servizio.

Sono due le opzioni proposte per trarre beneficio da questo trend: la prima è quella di riconsiderare il noleggio come lo shopping di seconda mano quindi come un servizio di cui si usufruisce quando si presenta la necessità, per occasioni particolari; l’altra opzione, per rendere veramente sostenibile questo servizio, è quella di prevedere mezzi di trasporto a basse emissioni di carbonio e di utilizzare gli articoli in stock per un periodo di tempo più lungo.

Per scendere più nel dettaglio, l’analisi condotta rivela che lo scenario REDUCE, che prevede un uso prolungato dei capi di abbigliamento porta al minimo il potenziale riscaldamento globale (GWP), seguito poi dal REUSE, ovvero la rivendita dei capi.

Quindi, le pratiche nell’ambito della circular economy (CE) che prevedono di estendere il ciclo di vita dei tessuti, sembrano portare ad impatti di GWP significativamente inferiori a livello di sistema rispetto all’utilizzo di nuove innovazioni, che si avvalgono di logiche di noleggio o nuove modalità di produzione di fibre riutilizzabili da scarti tessili (RECICLE).

Se anche questo tentativo non ha portato a dei miglioramenti tangibili nei confronti dell’ambiente, quale sarà la prossima soluzione da parte del fashion system?